Pet therapy e terza età: come un animale domestico può contribuire al benessere degli anziani

Nella terza età, molti anziani si trovano a fronteggiare diverse patologie che li costringono a passare molto tempo in casa, limitando la loro capacità di interagire con il mondo esterno.

In queste situazioni, oltre al supporto socio-assistenziale, che può essere richiesto in maniera sempre più comoda e veloce, soprattutto in realtà come Varese, dove le strutture e le associazioni di assistenza anziani a Varese sono particolarmente attive e pronte a fornire il supporto necessario, un altro elemento che può fare una grande differenza nel benessere quotidiano è la compagnia di un animale domestico.

La pet therapy, o terapia assistita con animali, è una pratica sempre più riconosciuta per i suoi effetti benefici sulla salute e sul benessere degli anziani non solo negli ospedali ma anche per la vita di tutti i giorni.

Gli animali domestici, come cani, gatti e perfino piccoli animali da compagnia, possono svolgere un ruolo fondamentale nel migliorare la qualità della vita delle persone anziane: questo tipo di terapia non solo allevia la solitudine, ma stimola anche una serie di risposte positive a livello emotivo, psicologico e fisico.

I vantaggi della pet therapy per gli anziani

Uno dei principali vantaggi della pet therapy per gli anziani è la riduzione dello stress: interagire con un animale può abbassare i livelli di cortisolo, l’ormone dello stress, e aumentare la produzione di serotonina, un neurotrasmettitore che contribuisce al benessere generale e alla felicità. Questo è particolarmente utile per gli anziani che vivono da soli o che hanno perso un partner, poiché un animale può offrire conforto, compagnia e un senso di scopo.

Inoltre, la pet therapy può anche migliorare la salute cardiovascolare: accarezzare un animale, ad esempio, può abbassare la pressione sanguigna e ridurre la frequenza cardiaca perché permette all’anziano di provare un senso di rilassatezza.

Gli anziani che possiedono cani, inoltre, sono più propensi a fare passeggiate regolari e ad aumentare il dispendio calorico quotidiano, un’attività fisica leggera che può migliorare la salute del cuore, la circolazione sanguigna e contribuire al mantenimento di un peso sano. Anche per gli anziani con limitazioni fisiche, semplici attività come giocare con un gatto o nutrire un uccellino possono favorire il movimento e il benessere fisico.

Dal punto di vista cognitivo, la cura di un animale può stimolare la memoria e le capacità di pianificazione: gli anziani devono ricordarsi di nutrire, di fare il bagno e di portare a spasso il loro animale, tutte attività che richiedono una certa organizzazione. Questo può essere particolarmente utile per mantenere la mente attiva e prevenire il declino cognitivo. Inoltre, gli animali possono essere una fonte di stimolazione sensoriale, offrendo agli anziani esperienze tattili, visive e uditive che possono rivitalizzare i loro sensi.

Socialmente, gli animali domestici possono fungere da catalizzatori per l’interazione: portare un cane al parco, ad esempio, può essere un’occasione per incontrare altre persone e partecipare a conversazioni, riducendo il rischio di isolamento sociale che può affliggere molti anziani.

Anche in contesti più intimi, un animale domestico può essere un ponte per interagire con i familiari o con i caregiver, facilitando la comunicazione e rafforzando i legami emotivi.

Inoltre, la pet therapy ha mostrato di avere effetti positivi anche in contesti di assistenza a lungo termine, come case di riposo o centri diurni per anziani: gli animali vengono spesso utilizzati in queste strutture per offrire conforto e per stimolare la partecipazione degli anziani ad attività di gruppo, migliorando l’umore generale e riducendo i sintomi di depressione e ansia.

L’interazione regolare con gli animali può anche incentivare una maggiore partecipazione alle attività sociali e di cura personale, rendendo la vita degli anziani più ricca e significativa.

In sintesi, la pet therapy non solo offre agli anziani una fonte di compagnia e affetto incondizionato, ma rappresenta anche un valido supporto per la salute fisica, mentale ed emotiva. Considerando i numerosi benefici, l’adozione di un animale domestico o l’integrazione della pet therapy nella routine quotidiana può essere una scelta strategica per migliorare significativamente la qualità della vita nella terza età.

Animali domestici: Un Sostegno al Benessere Fisico e Mentale

Il legame emotivo che si instaura tra l’anziano e il suo animale domestico può diventare un’importante fonte di affetto e riduce il rischio di isolamento, evitando che l’anziano possa chiudersi in se stesso.

Questo aspetto è particolarmente rilevante nelle grandi città, dove gli anziani possono sentirsi isolati dal ritmo frenetico della vita urbana: l’animale diventa così un compagno di vita, capace di offrire conforto e amore incondizionato.

In conclusione, la pet therapy rappresenta un prezioso strumento per migliorare la qualità della vita degli anziani, offrendo benefici sia sul piano psicologico che fisico. Integrare la presenza di un animale domestico nella routine quotidiana può rappresentare un valido supporto per coloro che, a causa dell’età o delle condizioni di salute, si trovano a dover affrontare sfide sempre più impegnative.